domenica 8 gennaio 2012

1) Di più o dippiù ? 2) Mors tua, vita mea 3) La panna spray 4) Storia di un signore...

Kandinsky - Little World

Di più o dippiù?

La locuzione di più si scrive sempre staccata: <>. La forma dippiù, in una sola parola, potrebbe accettarsi solo nella forma sostantivata, il dippiù, la parte che avanza ( così come si scrivere il disopra, il disotto). Ma anche in questo caso la forma il di più è quella più comunemente usata.

Perchè si dice così? Mors tua, vita mea!

Queste parole latine si leggevano un tempo alla base dei Crocifissi. E significavano: " La morte tua, o Signore, è stata la mia vita".

Ma poi il significato della frase fu frainteso e oggi, la sentenza bella, religiosa,si usa invece in senso egoistico a intendere: "La tua morte è la mia vita", ossia le disgrazie degli altri molte volte sono una fortuna per noi.

E’ una vera caduta dall’alto…

Le scoperte e le invenzioni : La panna spray

Aaron Lapin ( 1914-1999) industriale americano, nel 1940 inventa la bomboletta sotto pressione che eroga la panna, cioè la panna spray da spruzzare sui dolci evitando alle massaie il fastidio di montare la parte più densa del latte.

Storia di un signore che poi si chiamò OSCAR

Il signor Oscuro se ne stava sempre nelle sue stanze, tra le sue cose e in compagnia di una lampadina che faceva poca luce.

Quando andava a dormire si raccomandava che le tapparelle fossero abbassate per bene perché proprio non sopportava di essere svegliato dalla luce del sole.

Quel sole che tutti i giorni faceva vedere le cose, le case, la gente, i tram, le botteghe, le fabbriche e che obbligava, chi ne avesse avuto voglia, a capire cosa di nuovo tutti i giorni andava capitando.

Il signor Oscuro non voleva vedere niente che a lui non fosse già noto.

Lui si fidava della sua lampadina e delle cose già viste.

Ma avvenne che un bel giorno….

Nel chiudere le sue solite finestre con molta cura, un piccolo libriccino, chissà come, restò incastrato proprio sotto la pesante tapparella ,abbassata rumorosamente e con ostinazione.

Il libriccino se ne restò tranquillo.

Durante la notte fece conversazione con qualche raggio di luna in giro per il giardino, conobbe le lucciole che gli parlarono di loro zie che abitavano lontanissimo e che si chiamavano stelle e discusse a lungo con un gufo carico d’anni e di esperienza.

Di primo mattino incontrò il primo raggio di sole, bello e splendente e pronto a curiosare dappertutto.

“Fammi entrare” gli disse “voglio conoscere la tua casa. Chi ci abita?”

“Il signor Oscuro - rispose il libricino- e farà di tutto per cacciarti, comunque entra pure.

Fu subito una gran festa.

Si avviarono conversazioni fittissime fra i cristalli della credenza, i libri della biblioteca e le pentole della cucina.

Si svegliò il gatto, il canarino cominciò a cantare e i fiori nei vasi aprirono le loro corolle.

Il signor Oscuro si svegliò di soprassalto e non fece nemmeno in tempo ad arrabbiarsi. Vide cose che non aveva mai voluto vedere.

Aprì pianino la finestra e vide la gente, la città piena di sole, qualcuno gli sorrise, un tram passava veloce e un cagnolino nel giardino di fronte al suo rincorreva felice una farfalla. Il signor Oscuro si rese conto che la luce era una buona amica a che aiutava a vedere, a capire e a pensare meglio.

Aprì allora tutte le finestre e lasciò entrare il sole e tutti quelli che volevano fare la sua conoscenza. Imparò a conoscere tanta gente e decise che il suo nuovo nome da Oscuro doveva diventare Oscar. Da allora il signor Oscar produce e vende finestre aperte. E’ chiamato a dire la sua ogni volta che ci sono oscurità o cose difficili nascoste dietro a fasci di buio.

Lui lascia tranquille solo le oscurità che aiutano a riposare ma per le altre è come il gatto col topo.

Vive felice e contento e fa di tutto per rendere le cose sempre più chiare e facili da capire.

( Galileo)

Questa simpatica favola è stata scritta da un caro amico , Galileo Dallolio, per le sue figlie , quando faceva il pendolare con Milano, più di trenta anni fa.

A lui, va tutta la mia riconoscenza per i preziosi insegnamenti, che ho fatto miei.

Se desiderate saperne di più : www.bottegadellaformazione.it